09/10/20

Salire in montagna

Salire in montagna 

La montagna è una delle vie da percorrere per sfuggire al riscaldamento globale. Insieme alle tecnologie sostenibili, all'efficienza energetica e a una vita piú contemplativa e meno competitiva.

Perché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie? Questo è il racconto di una migrazione verticale, con i suoi successi e i suoi ostacoli, per fuggire il riscaldamento globale che rende sempre piú roventi le estati nelle città. Le montagne, con la loro frescura, sono a due passi e offrono nuove possibilità di essere riabitate; e ciò attraverso il recupero di borgate abbandonate con tecniche di bioedilizia rispettose del paesaggio ma all'altezza delle necessità di agio e di connettività per poterci vivere e lavorare. Per salvarci dall'emergenza climatica e ridare spazio alla contemplazione di ciò che resta della natura. Mercalli affronta, con questo libro molto personale, il tema del riscaldamento climatico attraverso una narrazione in prima persona che racconta la propria esperienza del «salire in montagna»; il tentativo di persuadere della necessità di un cambiamento della nostra esistenza, attraverso una vicenda esemplare.
The mountain is one of the ways to escape global warming. Together with sustainable technologies, energy efficiency and a more contemplative and less competitive life. Why invest money and energy in the renovation of an old and uncomfortable hut in the heart of the Cottian Alps? This is the story of a vertical migration, with its successes and its obstacles, to escape global warming that makes summers in the cities increasingly hot. The mountains, with their coolness, are just a stone's throw away and offer new possibilities to be re-inhabited; and this through the recovery of abandoned villages with green building techniques respectful of the landscape but at the height of the need for ease and connectivity to be able to live and work. To save us from the climate emergency and give space to the contemplation of what remains of nature. Mercalli tackles, with this very personal book, the theme of global warming through a first-person narrative that tells of his own experience of "climbing the mountains"; the attempt to persuade the need for a change in our existence, through an exemplary story.

Luca Mercalli (Torino, 1966) ha studiato scienze della montagna all'Université Savoie Mont Blanc. Presiede la Società meteorologica italiana, ha fondato la rivista «Nimbus», ha pubblicato lavori scientifici su clima e ghiacciai e 2500 articoli su «La Repubblica», «La Stampa», «Il Fatto Quotidiano», ha tenuto 2200 conferenze e collaborato a programmi tv Rai (Che tempo che fa, TGR Montagne, Scala Mercalli) e Radiotelevisione svizzera italiana. Insegna Sostenibilità ambientale all'Università di Torino (SSST). Tra i suoi libri: Viaggi nel tempo che fa (Einaudi 2010), Prepariamoci (Chiarelettere 2011), Uffa che caldo! (Mondadori Electa 2018), Non c'è piú tempo (Einaudi 2018) e Il clima che cambia (BUR 2019). In copertina: foto dell'autore. Progetto grafico di collana: Marco Pennisi&C.